Marco Rea: giovane artista, nasce a Roma nel Novembre del ‘75.
Seguendo il forte impulso che lo spinge verso l’arte, intraprende sin da subito numerosi studi nelle discipline artistiche che lo porteranno ad altrettante esperienze nel mondo del fumetto, del writing, della scenografia teatrale e in particolare della pittura.
La sua e un’ arte che esprime una personalità emozionata, in continua fibrillazione, sempre tesa alla ricerca della sua perfezione.

 

Marco Rea

CARILLON MUTO

a cura di Carlotta Pircher

Volti che perdono i contorni della realtà, che si materializzano nel vuoto e, come sotto un effetto ipnotico, attirano totalmente l’attenzione trasmettendo un vago sentore di sublime inquietudine.
L’arte di Marco Rea nasce da una forza e una sensibilità interiore focalizzata specialmente nella rappresentazione dei volti femminili.

<<Sono la bellezza pura. Sono il suono di un carillon lontano.
I suoi soggetti sembrano guardare il mondo da dietro uno schermo opaco che ne dissolve i contorni, ma non ne tace il richiamo.
(…) Le sue creature attraggono l’osservatore con un sibilo appena percettibile, ma fatale.
Avvertitane la presenza non esistono resistenze, ma solo il totale abbandono ai loro sguardi, ai loro respiri.
Il desiderio di varcare la soglia di questa dimensione ‘altra’, fatta di luce vitale, sguardi sfuggenti e passioni ossessive è irrefrenabile...
ma l’accesso è negato.
Qui non si può entrare.
Questa è la bellezza che non può essere violata.>>


 

 


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