Michele
Giocoli Nasce a Tramutola (PZ) il 09/01/1954 le sue prime esperienze artistiche
risalgono ai primissimi anni di vita accanto ad i tardo-impressionisti
del Sud della Francia.
Trascorre alcuni anni in Veneto alla ricerca di Tiziano il quale sarà
solo una porta, aperta la quale si spalancherà in lui la passione
e lo studio di Caravaggio.
La sua Formazione artistica avviene tra Salerno e Napoli e attualmente
insegna alla Scuola Media di Moliterno (PZ).
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Michele
Giocoli
De rebus quae manent
testo critico di Luca Giocoli
D.R.Q.M è uno sguardo su cosa c’è
e su cosa ci sarà nell’arte di Michele Giocoli. Chi guarda
non è un semplice ammiratore o amico… ma il discepolo-figlio
Luca e questo, nel bene e nel male, è uno sguardo partecipe, costruttore
e distruttore. Però, essendo quello di un discepolo oramai per
la sua strada, sarà o almeno tenterà di essere lucido e
distaccato. Mostrerà sempre l’umiltà di chi ha ricevuto
tanto… ma anche il cipiglio di chi, prima di andare, ha dovuto lottare
col proprio maestro per mostrargli la propria maturazione.
In fondo sarà una rassegna di “ciò che permane nei
pensieri”. Per questo si è scelto come luogo di esposizione
una semplice pagina web, un luogo dove tempo e spazio non esistono, e
dove le immagini saranno pure essenze bidimensionali, prive anche di tutto
quel supporto tecnico, che può dare al web un’apparenza di
spazio tridimensionale.
Potrebbe sembrare eresia… ma sarà solo chi non comprenderà
“la realtà di questa dimensione” a trovarlo tale. La
maggior parte delle cose oggi può essere fatta con internet e tanti
artisti lo reputano il luogo privilegiato e permanente per le proprie
esposizioni.
Anche la critica e la “carta stampata” adoperano questo rapido
e illimitato mezzo… e quindi se bruceremo al rogo avremo sicuramente
una folta schiera di amici con cui scambiare i nostri ultimi e inconfidabili
segreti!!!
Questa non sarà però un semplice sito personale, in primis
perché avrà una durata precisa e secondo perché farà
comunque capo al dominio di una Galleria esistente nella realtà
fenomenica. Verrà perciò occupato uno spazio appositamente
adibito.
Riprendendo quanto detto… D.R.Q.M. è uno
sguardo, il mio sguardo educato da Michele e “maleducato dalle mie
frequentazioni artistiche” (Michele Giocoli)… Ma è
anche un primo tentativo di dare ordine alla mole di opere, che l’artista
lucano si è lasciato dietro nel suo convulsivo correre verso l’Arte.
Nelle sue opere oggi resta poco… anzi resta l’essenza. Ci
sono principalmente delle diafane macchie di luce, che descrivono un viso,
un albero, una pigna… solo nel loro essere di puro spirito, anzi
di pura luce.
-Luce la sua, che è la mia… quella forte
del sole del crepuscolo del Mezzogiorno Italiano, che taglia con sicurezza
il chiaro dallo scuro.
L’essere dal non essere, il bello dal brutto… Il bene e il
male.
Importante questo ultimo punto soprattutto per ciò
che è la scelta del e per l’arte del nostro artista. Egli
ha da sempre vissuto l’Arte come metro di ogni azione, dalle più
elevate alle più semplici e quotidiane.
“Cosa seguire?” è la domanda da porsi.
Certo non il coniglio bianco, ma nient’altro che l’IDEA, quella
impalpabile e pura… quello che resta… una pigna, un gomitolo…
archetipi della natura. Forma perfette chiusa in sé. Movimento
di scoperta, dal particolare all’universale. L’essere e l’apparire
coincidono… e nulla più conta. Le mode e la transeunticità
delle cose scompare… restano un po’ di macchie per sempre,
al di fuori del tempo e dello spazio…
Restano azioni ad esprimere un essere, uno sguardo una lotta…
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I fantasmi del Pollino
2000 Acrilico su tavola, 120x120cm
Ammassi di Galassie
2000 Acrilico su tavola, diametro 90 cm
Sperando
2001, tecnica mista, 120x160cm
Il particolare
1998 Acrilico su tavola, diametro 85 cm.
Dopo la tempesta
1999 Olio e acrilico su tavola, diametro 90 cm
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