Stefano Cava
Daniele D'Acquisto
Danilo De Mitri
Maria Elena Diaco
Giovanni Duro
Giovanni Felle
Raffaele Fiorella
Massimo Lovisco
Maseda
Gianfranco Presta
Maria Puleo
Marcello Samela
Antonia Giuse Sanasi
Michele Santarsiere
Domenico Tedone
|
Banditi !
15 artisti in mostra da Basilicata, Calabria e Puglia
Stefano Cava, Daniele D'Acquisto, Danilo De Mitri, Maria Elena
Diaco, Giovanni Duro, Giovanni Felle, Massimo Lovisco, Maseda,Raffaele
Fiorella, Gianfranco Presta, Maria Puleo, Marcello Samela, Antonia Giuse
Sanasi, Michele Santarsiere, Domenico Tedone
a cura di Rino Cardone
Museo Provinciale, via Ettore Ciccotti, Potenza
17 marzo - 17 aprile 2007
Una mostra della Provincia di Potenza, Rete della Cultura
in collaborazione con Amnesiac Arts
S’inaugura il 17 marzo 2007 la mostra ‘Banditi’,
promossa dalla Provincia di Potenza con la collaborazione dell’associazione
culturale AmnesiacArts e a cura di Rino Cardone.
La mostra intende approfondire la ricerca iniziata da un’interessante
esposizione dell’estate scorsa nella Galleria Civica di Villa Castelli
(BR) intitolata ‘InBilico’, a cura di Lara Caccia e Guglielmo
Gigliotti, che si proponeva di ‘sentire il polso’ della situazione
artistica contemporanea in tre regioni come la Puglia, la Basilicata e
la Calabria, da sempre ai margini del sistema dell’arte e lontane
delle fucine di creatività del nostro Paese.
La mostra del Museo provinciale di Potenza ripropone gli stessi quindici
artisti ma con un numero maggiore di opere esposte, sessanta in tutto,
in modo da risultare una ricognizione completa della creatività
di giovani non solo nati nelle regioni meridionali ma anche cresciuti
intorno a dei poli di attrazione e formazione culturale locali come le
Accademie di Belle Arti di Puglia e Calabria e il fervido e attivissimo
mondo associazionistico, poli che rendono possibile anche la formazione
dei veri e propri ‘gruppi’ artistici che iniziano a trovare
spazio in sempre più emergenti realtà espositive locali.
‘Banditi’, come scrive il giornalista e critico d’arte
Rino Cardone, «non vanno, qui, considerati come persone cacciate
dalla società civile (e quindi come criminali o assassini così
come il termine banditi potrebbe far pensare) ma come confinati (solo
per momentaneo dato anagrafico e generazionale) ai margini dell’impero
del mercato dell’arte. Ed è proprio da loro, da questi allontanati
(nell’attesa del giudizio finale della storia dell’arte, che
arriverà loro da qui a qualche anno, allorquando si saranno costruiti
una più vetusta esperienza professionale) che si leva alta la voce
e la volontà – da parte proprio di questi giovani artisti
- di far sentire la loro presenza nel mondo dell’arte.»
I quindici giovani artisti invitati, cinque per ogni regione, (Stefano
Cava, Daniele D'Acquisto, Danilo De Mitri, Maria Elena Diaco, Giovanni
Duro, Giovanni Felle, Massimo Lovisco, Maseda, Patrizia Piarulli, Gianfranco
Presta, Maria Puleo, Marcello Samela, Antonia Giuse Sanasi, Michele Santarsiere,
Domenico Tedone) si esprimono con linguaggi che vanno dalla pittura alla
fotografia, dal video all'installazione «in quel nascente neoumanesimo
– scrive sempre Cardone in catalogo - che sta seguendo alla fine
della modernità liberale delle arti […] e all’inizio
di un’epoca – quella attuale - nella quale si sono insinuate,
tanto nella ricchezza delle tecniche artistiche, quanto nella fantasmagoria
dei linguaggi creativi, nuove e sempre più sofisticate tecniche
e tecnologie che hanno cambiato il modo di esprimersi degli operatori
artistici.» Essi, pur continuando a confrontarsi con un passato
esistenziale e antropologico dalle forti radici magno-greche e mediterranee,
dimostrano di essere al centro del dibattito artistico sulla contemporaneità,
la globalizzazione, l’ibridazione inevitabile tra reale e virtuale,
il nuovo concetto d’identità individuale e sociale.
Per l'occasione e' stato edito un catalogo, contenente i testi critici
dei curatori, un apparato iconografico ed una breve nota biografica sugli
artisti.
|